Progetto educativo
Le finalità del polo d'infanzia sono definite a partire dai bambini e dalle bambine che accogliamo, con l'originalità del loro percorso individuale e delle relazioni che li legano alla famiglia e all'ambiente sociale.
I bambini sono posti al centro dell'azione educativa, in un contesto collettivo, in tutti i loro aspetti, con la propria storia, tutti diversi nei tempi e nei ritmi di maturazione, tutti bambini "speciali" ai quali è riservata un'accoglienza attenta nella consapevolezza di quanta ricchezza la diversità di ognuno può portare agli altri.
IN RELAZIONE
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La comunità educante è una comunità di bambini in relazione con altri bambini. L'esperienza educativa è in relazione costante con il bisogno dei bambini di relazionarsi tra pari, nella consapevolezza che la promozione e lo sviluppo di ognuno stimola la promozione e lo sviluppo degli altri. Solo nelle relazioni può compiersi la maturazione di una personalità capace di riconoscere autenticamente il proprio valore e contemporaneamente accordarlo all'altro. Nella relazione con i coetanei i bambini divenuti amici, si dedicano tempo e attenzione, si imitano, si scambiano ruoli, vivono e sperimentano la loro identità nel confronto con gli altri, esprimono e sviluppano le loro competenze. Sperimentano la misura della reciprocità e della vicinanza, in una situazione di sostanziale equilibrio affettivo. Centrale è anche il ruolo che hanno le famiglie, in quanto il nido è anche una comunità di adulti: insegnanti, personale ausiliario e genitori nei diversi ruoli si impegnano costantemente ad accompagnare i bambini accolti in un percorso di benessere e di crescita di identità, autonomia e competenza, valorizzando tutti i punti di contatto possibili nell'agire educativo.
GLI SPAZI GIUSTI​
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Lo spazio è organizzato in modo che possa tenere conto delle molteplicità dei bisogni dei bambini, e che possa coniugare l'esigenza di sicurezza, di affettività e di cura con il bisogno ed il desiderio di esplorazione e di conoscenza, il sentimento di intimità con il piacere di stare insieme agli altri.
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Il giardino permette di vivere esperienze di progettazione e di didattica all'aperto, luogo di profonde scoperte ed esplorazioni. Le proposte educative mirano a garantire esperienze formative significative, volte a promuovere l'autonomia e lo sviluppo dei bambini.
UN "BUON" APPETITO!​
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I pasti vengono preparati quotidianamente dalla cucina interna della nostra scuola scegliendo prodotti freschi e di stagione.
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Il pranzo vissuto in sezione, permette di vivere il momento del pasto in un clima di quiete, valorizzando la bellezza della convivialità vissuta da tutti i bambini insieme alle educatrici.
La scuola aderisce insieme ad altre scuole presenti sul territorio alla FISM (Federazione Italiana Scuole Materne) di matrice cattolica che stipula specifiche convenzioni con gli enti locali (comuni e regioni) e, a livello nazionale, con il Ministero del Pubblica Istruzione attraverso la FISM nazionale. Dal punto di vista progettuale la nostra scuola è impegnata a valutare di anno in anno le proposte del territorio e ad accogliere quelle più rispondenti alle proprie finalità educative e al percorso della progettazione annuale. La scuola interloquisce quindi con le iniziative delle altre scuole del territorio e delle istituzioni culturali presente nella città quali biblioteche, musei e dei teatri. La scuola arricchisce la proposta formativa attraverso progetti di qualità quali: percorso di motoria, percorso di danze popolari. È aperto e attivo un dialogo e uno scambio di informazioni con le scuole di altro ordine e grado per definire progetti e favorire il passaggio di crescita dei bambini (es: progetto continuità con scuola primaria).
Attualmente la Scuola comprende tre sezioni di scuola dell’infanzia e una sezione di Nido primavera, per un totale di 81 bambini compresi tra i due e i sei anni. La nostra scuola è PARITARIA ai sensi della legge 10 marzo 2000, n.62, a decorrere dall’anno scolastico 2000/2001.
Identità e finalità del nido e della scuola dell'infanzia
Le finalità del nido e della scuola dell’infanzia sono definite a partire dai bambini e bambine che accoglie, con l’originalità del loro percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che li legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Il bambino è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, l’offerta educativa della nostra scuola di ispirazione cristiana, valorizza tutte le dimensioni del bambino e in particolare cura lo sviluppo della dimensione spirituale, favorendo precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato e di senso. Le proposte progettuali sono fatte in relazione costante con i bisogni fondamentali e i desideri dei bambini nella consapevolezza che la promozione e lo sviluppo di ognuno stimola vicendevolmente la promozione e lo sviluppo degli altri. Solo nelle relazione può compiersi la maturazione di una personalità capace di riconoscere autenticamente il proprio valore e contemporaneamente accordarlo all’altro. Lo stile educativo che ci caratterizza vuole riferirsi in particolare ai valori evangelici dell’accoglienza incondizionata dell’altro, dell’attenzione ai più deboli, della benevolenza e del perdono, per creare un’esperienza di convivialità relazionale autentica. La nostra scuola si pone come comunità educante: la partecipazione, la condivisione e il confronto nell’incontro e nella relazione di ogni giorno, sono i valori e le strategie che qualificano il modo di bambini, insegnanti e genitori di essere parte del progetto educativo. L’intento è quello di valorizzare la pluralità di sguardi favorendo la mediazione per costruire un dialogo educativo continuo e il senso di appartenenza ad una comunità. La partecipazione suscita e favorisce la solidarietà per questo la nostra scuola é aperta alla partecipazione di tutte le famiglie che intendono collaborare alla realizzazione del progetto educativo. L’azione educativa della nostra scuola è quindi volta a collaborare fattivamente con i genitori dei bambini che frequentano allo scopo di creare un’alleanza educativa volta a favorire la loro crescita in umanità secondo valori universali e cristiani. Particolare attenzione è posta, quindi, all’accoglienza delle famiglie nella loro totalità sia nell’ottica del sostegno alla loro azione educativa che nell’ottica del contatto tra famiglie. La scuola è per noi importante crocevia, è spazio dove le famiglie si possono incontrare, conoscere ed esprimersi solidarietà reciproca rispetto al percorso educativo che stanno conducendo con i loro figli e all’esperienza di vita familiare.
La proposta pedagogica educativa della nostra scuola si ispira alle linee fondamentali delle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” (2012) e per la sezione primavera della Legge regionale 1/ 2000.
I princìpi del progetto educativo
Il nostro nido e la nostra scuola dell’infanzia sono servizi educativi e sociali con finalità di formazione e socializzazione dei bambini, nella prospettiva del loro benessere psicofisico e dello sviluppo delle loro potenzialità cognitive, affettive, relazionali e sociali e spirituali. Si pongono a sostegno alle famiglie nella cura dei figli e nelle scelte educative. I nostri servizi si rivolgono a tutte le bambine e i bambini dai due ai sei anni di età e sono la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea. Essi si pongono la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e di avviarli alla cittadinanza. Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli. Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli. Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi. Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura. Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità.
Lo spazio educativo
Particolare cura si pone allo spazio e all’ambiente, determinanti nella realizzazione dello spazio educativo in cui si compongono le relazioni e le esperienze a scuola. I vari ambienti sono strutturati con molta attenzione con l’intento di rispondere ai bisogni e desideri dei bambini sia conoscitivi che relazionali ma allo stesso tempo sono destrutturati per aprire a sempre nuove possibilità e componimenti dell’esperienza. In particolare lo spazio sezione è inteso prima di tutto come contesto di relazione dove si privilegiano ascolto e attenzione del micro mondo dei bambini: individui inseriti imprescindibilmente in un gruppo dal quale attingere al quale portare le stimolazioni per costruire l’esperienza. Attraverso la progettazione annuale, l’osservazione e l’ascolto si concretizza in proposta d’esperienza. Dopo l’osservazione iniziale ci soffermiamo ad annotare gli interessi dei bambini, opportunamente sollecitati dal contesto. Questi poi li intersechiamo con i nostri interessi, desideri, storia e li componiamo in alcune piste, prime direzioni da dare all’esperienza. Gli ambiti esplorabili iniziali ci permetteranno di camminare per un certo tempo fino a quando sarà necessario valutare e fare rilanci progettuali per proseguire. Le scelte metodologiche che guidano il nostro agire partono da un’iniziale consegna ai bambini di qualche “problema aperto” come espansione di qualche loro interesse o qualche nostra ipotesi di interesse: le storie, le intuizioni, le esperienze, le conoscenze nostre e dei bambini si intrecciano e da questo incontro si comporrà la direzione dell’esperienza educativa grazie all’uso delle domande. La scelta non è quella di predisporre programmazioni minuziose e dettagliate a priori ma quella di agire per sfondi integratori ossia predisporre leggere piste esplorative, domande legittime, storie e narrazioni, situazioni che fungono da trama per un esperienza che i bambini costruiscono direttamente e personalmente con l’accompagnamento e la regia degli adulti.
La documentazione
La documentazione dell’esperienza rappresenta un elemento cardine nel proseguimento della stessa, esprime un momento di riflessione sull’ agire e consente di condividere ed evidenziare le buone prassi. Nel documentare l’adulto restituisce al bambino cosa ha fatto e cosa è in grado di fare rimarcando l’esito positivo della sua volontà di sperimentare e misurarsi con l’esperienza. Assume il ruolo di narratore e nel suo agire ha in mente di valorizzare come il bambino ha affrontato l’esperienza stessa. Con la documentazione si tenta di restituire tracce visibili dell’accadere educativo, ricucendo e dando lettura dell’esperienza complessa che il bambino sta vivendo. La scelta di fondo della nostra scuola è quella di documentare in itinere all’esaurimento di ogni progetto, con lo scopo principale di fare leva anche sui frammenti di memoria che il bambino conserva ancora e che perderebbe nel lungo periodo. Alla fine di ogni settimana vengono appuntate per i genitori su di un diario le tracce dell’attività svolta. Le pannellature a parete, visibili nelle sezioni e negli spazi comuni, hanno lo scopo di raccontare e illustrare il progetto che si sta svolgendo. Due volte all’anno (a gennaio e a giugno) vengono consegnate alle famiglie le pubblicazioni cartacee dei progetti, tutti gli elaborati individuali dei bambini e un dvd che raccoglie le foto e i video.
Lavoro delicato e importante nella scuola dell’infanzia è quello della valutazione formativa; si qualifica in base alla sua collegialità: dal confronto dei punti di vista delle insegnanti e dei genitori. È il risultato della comparazione delle visioni individuali, della complementarietà degli apporti che permettono di precisare la complessità delle competenze relazionali, affettive e cognitivi di ogni bambino. Con la valutazione formativa si intende valorizzare le motivazioni, gli interessi, le esigenze culturali, gli stili, i livelli, i tempi e i ritmi di apprendimento di ogni bambino, la pluralità delle intelligenze, le modalità di uso/comprensione del linguaggio; i progressi, le difficoltà, le linee di sviluppo del gruppo e di ogni ognuno. La raccolta dei dati avviene nel gioco, nelle relazioni con i coetanei e con l’adulto, nei suoi rapporti con il cibo e con il sonno, nelle situazioni di apprendimento, nell’applicazione e nella responsabilità. Essa è fatta in itinere e condivisa con i genitori.